Monte Hayes, UFO e sparizioni: cosa si nasconde nel Triangolo dell’Alaska? Un documento CIA e testimonianze inquietanti alimentano il mistero.
In Alaska esiste una zona remota dove la natura sembra ribellarsi alla logica, e dove il silenzio nasconde più di quanto riveli. Si chiama Triangolo dell’Alaska, e al centro di quest’area enigmatica sorge il Monte Hayes, una montagna isolata, ma protagonista di una lunga serie di sparizioni inspiegabili, presunti avvistamenti UFO e voci su strutture sotterranee non terrestri.
Questa regione, che si estende da Anchorage a Juneau fino a Barrow, è teatro di oltre 2.000 sparizioni avvenute negli ultimi 50 anni. Nessun relitto. Nessuna traccia. Solo vuoto. E una domanda che continua a tormentare ufologi, investigatori e curiosi: cosa sta davvero accadendo tra questi ghiacci?
Le sparizioni che la scienza non sa spiegare
Nel 1972, un aereo privato con a bordo il deputato Hale Boggs, figura chiave del Congresso e critico della versione ufficiale sull’omicidio di JFK, scompare nel nulla durante un volo da Anchorage a Juneau. Le ricerche coinvolsero oltre 400 militari e si estesero su 325.000 miglia quadrate. Nessuna traccia dell’aereo, del pilota o dei passeggeri.
Non si tratta di un caso isolato. Centinaia di escursionisti, cacciatori e residenti locali sono scomparsi nel Triangolo dell’Alaska senza lasciare alcun indizio. Troppi casi. Troppe coincidenze.
Le teorie: UFO, basi sotterranee e “visioni remote”
Il Monte Hayes è stato recentemente citato in un documento declassificato della CIA durante una sessione del Congresso statunitense nel maggio 2025. Pur non menzionando esplicitamente una base aliena, il report indicava la zona come uno dei tre hotspot di attività UAP (fenomeni aerei non identificati) e anomalie ricorrenti sul suolo americano.
Ma c’è di più.
Negli anni ’70, all’interno del Progetto Stargate – un programma segreto della CIA che studiava le capacità psichiche a fini militari – un “remote viewer” descrisse con precisione una struttura sotterranea situata proprio sotto il Monte Hayes. Il soggetto affermò di percepire entità non umane impegnate in attività scientifiche all’interno della base.
Uno schizzo, tracciato durante la sessione, mostra una montagna rocciosa e dettagli interni coerenti con ambienti artificiali. Coincidenza? Suggestione? O la verità filtrata attraverso i confini della percezione?
Le testimonianze: luci nel cielo e oggetti impossibili
Tra le testimonianze più recenti, quella di Jared Augustin, ex vigilante notturno, ha suscitato clamore. Sei mesi fa, ha ripreso con lo smartphone una sfera luminosa sopra il Monte Hayes. L’oggetto, secondo il suo racconto, si è diviso in tre dischi volanti che si sono allontanati in direzioni opposte.
Anche la trasmissione Missing in Alaska, andata in onda su History Channel, ha documentato un video di un residente locale che mostrava una luce verde sospesa in aria sopra la cima. In pochi secondi, è sparita oltre la montagna, senza alcun rumore o scia.
Non si tratta solo di avvistamenti occasionali. Da Fairbanks – a pochi chilometri dal Monte Hayes – arrivano decine di segnalazioni ogni anno. Alcuni abitanti raccontano che le luci nel cielo sono più frequenti dei lampioni delle città vicine.
Un segreto tra i ghiacci?
Che ci sia davvero una struttura nascosta sotto il Monte Hayes? Una base sotterranea, forse aliena, forse militare, che resta fuori dai radar della conoscenza ufficiale? La CIA tace, i militari non rispondono, ma le sparizioni continuano e le teorie si moltiplicano.
C’è chi parla di portali dimensionali, chi di esperimenti segreti condotti dal governo in collaborazione con civiltà non umane. Le prove concrete sono scarse, ma l’insieme degli indizi, dei silenzi e delle stranezze è sufficiente a far pensare che qualcosa, lì sotto, esista davvero.
la verità è ancora sepolta
In un mondo che crede solo a ciò che può toccare, il Monte Hayes resta un baluardo del mistero. Un luogo dove le domande superano di gran lunga le risposte, e dove ogni sparizione sembra gridare un messaggio che nessuno ha ancora decifrato.
Forse un giorno sapremo cosa si nasconde sotto quei ghiacci eterni. Forse no. Ma fino ad allora, il Monte Hayes resterà uno dei luoghi più inquietanti e affascinanti della Terra
